venerdì 2 aprile 2010




SEMINARIO DI IPNOSI CLINICA

Sabato 17 Aprile 2010

Ore 9.00 – 13.00


Condotto dal Dott. A. Guglielmino

Medico, Psicoterapeuta, esperto in ipnosi clinica


La parola ipnosi deriva dal greco hypnos, che significa sonno, ma contrariamente a ciò che si è abituati a pensare, durante l’ipnosi il soggetto non perde il controllo di sé, non è inconsapevole di quello che accade intorno a lui, anzi rimane cosciente.

Questo stato di trance, lo rende particolarmente recettivo nei confronti delle immagini che gli propone il terapeuta.

L’ipnosi è un fenomeno psicosomatico, cioè una condizione particolare che consente ad un individuo di potere influire sulle proprie condizioni fisiche, psichiche e comportamentali.

Può essere considerata come una modificazione guidata, ma sempre naturale, di processi psicofisiologici, sensoriali e percettivi.

Sede: MAREFLOR
Corso Italia 288, Catania
Tel. 095388444

Segreteria organizzativa:
Tiziana Spilotri
3498535299
Quota d’iscrizione
€ 15,00

venerdì 19 febbraio 2010

In letargo tra cuore e pelle...

E il treno sbucò da dietro quell’angolo immaginario dov’era stato nascosto fino ad un attimo prima. Puntuale! Fiero nel suo correre, come se fosse conscio del prezioso tesoro che trasportava, impaziente di arrivare alla fine della corsa; come se l’unico motivo del viaggio fosse realizzare il loro desideri o di incontrarsi.

Un brivido veloce percorse la schiena di Giulio; poi una fitta allo stomaco, la reazione che solitamente segue ogni gesto di avventato coraggio.

Giulio si trovava lì a1200 km da casa; stretto nel suo giubbotto, con i piedi infreddoliti e le mani stranamente calde e sudate. Il barometro segnava un grado sopra lo zero. Si trovava sulla banchina di una stazione ferroviaria di cui non conosceva l’esistenza fino alla mattina di quel giorno; in attesa di incontrare una persona della quale conosceva solo il tono, la consistenza, la musica e la verità della voce. Ora, Giulio, si chiedeva tra sé e se, se fosse stato coraggioso o incosciente in tutta questa situazione. Rimase nel dubbio qualche istante. Era stato coraggioso o incosciente?

Cercò di ricacciare indietro quel dubbio che l’aveva accompagnato in quegli attimi di snervante attese. Trovò una tregua con se stesso pensando che presto avrebbe avuta la risposta.

Fissò il treno che si avvicinava...Era un momento in cui il tempo diventava, spesso, vischioso. Quei momenti in cui la vita sembra prendersi una pausa.

Ebbe un sussulto quando si trovò a chiedersi se il treno si sarebbe fermato.

Anche le certezze sembravano perdere la loro solidità…

Il treno aveva avvertito quell’attimo di stupida e giustificata paura, iniziò a rallentare, Giulio sospirò…e fu sorpreso di accorgesi di aver smesso di respirare nell’attimo stesso in cui aveva visto il treno. Sorrise!

Un sorriso incerto da definire ma che veniva dal profondo dell’animo a dargli sostegno. Si sentire avvampare il viso e martellare il cuore nel petto. Un tam tam che aumentava il ritmo man mano che il treno si avvicinava, come il suono di un tamburo navajo che scandisce i tempi di un attacco. In quel momento con tutti i pensieri del mondo che affollavano la sua mente cerco di pensare e ricordare se altre volte aveva già avvertito quel turbinio di emozioni.

Si rivide sotto un portone; adolescente, impaziente e nervosa attesa di una ragazza…il primo appuntamento. Sì! Si sentiva un adolescente di trent’anni.

Certe emozioni non sbiadiscono con il passare del tempo…Restano in letargo tra cuore e pelle. Pronte a destarsi con lo stesso impeto con cui un vulcano torna ad eruttare dopo molti anni di silenzio. Quello era l’accostamento più adatto per Giulio: lui catanese cresciuto ai piedi dell’Etna, che di vulcano ne conosceva la forza, in quel momento sentiva scorrere il sangue delle vene come magma. Quello stato lo portò a percepire le cose intorno a sé in maniera alterata, tutto sembrava immobile e privo dipeso.

Le persone che affollavano la stazione, sembravano comparse in una recita dove non c’è spazio per più di due protagonisti e i protagonisti erano solo lui e lei…

Scritto da Tiziana Vitale e Angelo Seminara

lunedì 15 febbraio 2010

San Valentino, quando ogni giorno è amore!


San valentino, quando ogni giorno è amore!

Ed è amore ogni giorno, in tutti gli attimi e i momenti intensamente vissuti con l'altra persona che sia giorni sereni e gioiosi oppure tristi e un pò malinconici ma è amore viverli insieme.
Che importa se oggi è il giorno per eccellenza degli innamorati, saremo noi due estranei a questa moda che avvolge l'intera umanità.
Perchè è amore, amore ed ancora amore ciò che vedo nei nostri occhi, nei nostri baci, nei nostri abbracci, nelle nostre battutte, nei nostri giochi, ed è amore anche quando la mattina ti svegli felice senza che ci sia un motivo reale ma pensi che tutto attorno a te possa regalarti positività, perfino il cielo ti regala un suo sorriso con un arcobaleno. in quel momento, mentre guardi quello splendido panorama ti fermi a pensare, quando valore abbia quel sorriso che hai adesso sulle labbra, quanto esso sia vero e ricco di ogni tuo sentimento. Ti senti viva e piena dentro di tutto ciò che prima non aveva senso ed era vuoto. Avresti voglia di regalare il tuo sorriso al mondo intero, affinchè anche il mondo intero possa sorridere come te. illuminati ed illumina gli altri.
E l'unico pensiero che ti passa per la testa, in quegli attimi di serenità, è che le parole hanno un valore così grande e indecifrabile, ma che molto stesso le stesse parole possono attraverso un velo nascondere tale bellezza. Le vorresti raccogliere e custodire tutto dentro di te. Cosi le custodisci tutte, dette e non dette, e ti rendi conto che anche se non usi la parola ti amo ma comunichi un amore all'altra persona che va oltre il valore stesso della parola ti amo, allora esso è molto più forte di qualunque parola.

venerdì 12 febbraio 2010

Recensione "Attraverso i tuoi occhi"

Recensione si un educatore e scrittore del libro "Attreverso i tuoi occhi":

"Carissima Tiziana, ho letto con attenzione e tutta d’un fiato la tua storia. Ti ringrazio per avermi fatto dono di una creatura così delicata e spontanea. La tua creatura, frutto della tua ricerca e della tua passione: scrivere è la lenta organizzazione di una materia, interiore e personalissima, che cresce come schiuma, fino a traboccare e ad espandersi alla consapevolezza, e nei fogli.
“Attraverso i tuoi occhi” è il viaggio interiore di una ragazza normale, come tante, una di noi, semplice e diretta, viaggio intimo fatto di incontri, dove i ricordi e le sensazioni, i sogni e i desideri, i dolori e le speranze si mescolano in quel “forse” finale che mi affascina per il senso di coraggiosa precarietà che rende la vita grande e meravigliosa.
La tua creatura è fresca e spontanea, è lo specchio di una persona che ha imparato a volersi bene e a guardare il mondo con serenità. Mi piace quello che ho letto, mi piace il modo semplice e al tempo stesso sincopato con cui è scritto. (Ma io non voglio dare un giudizio, perché tu non me lo hai chiesto). Scusa, ma non posso fare a meno di notare che la stoffa c’è, e soprattutto ci sono i contenuti, perché il segreto dello scrivere bene (a mio modestissimo parere) è parlare della vita quotidiana e parlarne in modo diretto, senza tanti giri astratti.
A proposito di contenuti: i temi della vita (quelli importanti: le amicizie, la morte, la nascita, il senso della vita, la famiglia, i bambini, l’amore) sono accennati in modo così delicato da lasciarli quasi intuire e consegnare al lettore la libertà e la responsabilità dell’analisi e dell’approfondimento.
Scrivere fa bene al cuore, e ti assicuro che fa bene al cuore anche leggere le cose che hai scritto".

mercoledì 10 febbraio 2010



Il bruco sceglie un posto propizio per trasformarsi in crisalide fissandosi tra i fili di seta di una pianta.
Modificando il suo normale equilibrio produce un involucro attraverso cui il bruco evolve in adulto. Il suo periodo d’incubazione dura una ventina di giorni.
Poi, la farfalla lacera l’involucro della crisalide, ma nei primi minuti è incapace di autonomia.
Esce dall’involucro, cercando un sostegno ma, dopo una ventina di minuti, il sangue scorre nelle sue ali ed è pronta a spiegarle per volare.
Quindi, come disse Lao Tze, “Ciò che per la crisalide è la fine del mondo, il mondo chiama farfalla”.
La farfalla segue un destino non sempre favorevole; può accadere che il bruco non completi la sua metamorfosi in adulto. Il bruco può non diventare farfalla. Infatti, il processo di “rottura” della crisalide non sempre si completa: la farfalla “forse” non aprirà mai quelle ali verso la luce e mai guarderà la realtà che la circonda con gli occhi di una farfalla. Occhi nobili.
E’ la metafora della vita dell’umanità: i “forse” della nostra vita, quelli che ci circondano sempre.
Il “forse” del dubbio e dell’indecisione: forse andrò, forse lo prenderò, forse avrei potuto o forse non lo farò mai.


Glitter Grafici

venerdì 14 marzo 2008

Benvenuti!


Benvenuti in un sito tutto mio!

...Libri di un raggio di sole...

Sono riuscita finalmente a creare un blog tutto mio!

Sarà un blog dedicato alla mia passione: la scrittura.

Come direbbe un mio amico "scrittrice per caso", eh si! Il caso ha voluto che si aprisse questa strada, ma io ho deciso di percorrerla. Sarà il segno dei Gemelli, segno per eccellenza della cratività o sarà che scrivere mi regala un senso di serenità generale. Immagino, vivo le situazioni die personaggi come fossero le mie, mi emoziono ed infine trasformo queste emozioni in parole.

E dopo un amore per le poesia, di cui "A me matri" vince il concorsodel folklore Siciliano, nasce un secondo amore per la narrativa. Ed eccola qui la mia creazione: "Attraverso i tuoi occhi".